Oltre 6 mila atleti, da 32 paesi diversi, oggi domenica 21 novembre, per la Hoka Verona Marathon, la Zero Wind Cangrande Half Marathon e la AvesaniLast 10k, i tre percorsi della competizione, organizzata da Gaac 2007 Verona Marathon Asd, sulle strade di Verona, dopo lo stop del 2020 a causa della pandemia. 

Nonostante le iscrizioni sold out, non si è trattato certamente dell’edizione più numerosa della manifestazione (per gli ovvi limiti imposti dalle misure di sicurezza anti-covid). La giornata di oggi sancisce, però, il ritorno in città delle competizioni sportive di livello internazionale.

Verona Marathon 2021. Foto di Stefania Berlasso

2021: l’anno d’oro dei runner

Passati i difficili mesi del lockdown del 2020, dove i runner erano cacciati peggio delle volpi nelle tenute degli aristocratici inglesi e nonostante i limiti imposti dalla pandemia, il 2021 si profila un anno d’oro per la corsa. Senza dubbio lo è per l’Italia.

Anche se i più ricorderanno il 2021 come l’anno in cui l’Italia ha vinto gli Europei di calcio è innegabile che quest’anno l’atletica leggera, e in particolare la corsa, abbiano fatto la storia. Dagli emozionanti successi olimpici e paralimpici fino al podio — con il terzo posto di Eyob Fanielalla maratona di New York, sembra proprio che il Paese abbia messo le ali ai piedi.

Running: un trend per tutti?

Traguardi e successi che sicuramente hanno dato un’ulteriore spinta ad un trend che da anni risulta in costante crescita. Ci sono, in primis, i benefici fisici e mentali che – interpellando il più popolare motore di ricerca – troverete molto facilmente sul web. Più interessante, è chiedersi se sia un’attività davvero adattata a tutti.

La risposta in termini assoluti è, ovviamente, no. Andando oltre a impedimenti medici e fisiologici, è vero che chiunque, svegliandosi una mattina e iniziando a correre, possa definirsi un runner? In questo caso, possiamo dire di sì. Il mondo dei runner ha un’altissima partecipazione non agonistica, con un vasto calendario di gare non competitive. Si tratta di un sport altamente inclusivo: l’importante è indossare delle scarpe da ginnastica e iniziare.

Economica, flessibile e multitasking

Uno dei vantaggi maggiori della corsa è che si tratta di un’attività decisamente economica. Oltre ad un caldamente consigliato investimento iniziale in un buon paio di scarpe ed eventuali iscrizioni a competizioni, infatti, il costo è praticamente nullo.

Un’economia quella del running, inoltre, che si esprime anche in termini di tempo: non ci sono orari e spazi prestabiliti: ognuno si organizza come meglio crede. In quella che si prospetta come l’era dello smart working, un’attività altamente flessibile si incastra perfettamente con lo stile di vita che si sta delineando. Inoltre, correre, soprattutto nelle lunghe distanze, è un’attività multitasking, diventando un ottimo momento di ascolto di podcast o audiolibri.

Meglio di Tinder

Infine, sia che voi che siate lupi solitari o alla disperata ricerca di interazione sociale la corsa si adatta anche al vostro status.

Potete, infatti, decidere di correre in totale isolamento oppure di aderire ai sempre più numerosi gruppi di corsa, tessendo così un networking che farà impallidire il vostro profilo Tinder.

Parola di anatra

Certo ci sarà sempre chi vi dirà che non è disposto a correre nemmeno sotto tortura o citando una mia amica “l’unica cosa per cui posso correre è il tavolo del buffet”.

Questo potrebbe farvi concludere che — parafrasando Sir Robert Baden-Powell – la corsa è per tutti ma non tutti sono per la corsa (Baden-Powell lo asseriva in merito allo scoutismo).

Quest’anatra — che ha corso tutti i 42,195 km della maratona di New York — sembra, però, voler a tutti i costi provare il contrario.

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