Le ultime esperienze tra Hellas e Napoli sono tutte a favore dei gialloblù. Difficile per l’Hellas fare meglio della scorsa stagione, con una vittoria per tre a uno in casa e un pareggio fatale per il Napoli, che ha visto l’Hellas polverizzare le speranze dei partenopei di giocare la Champions League. 

Il Napoli di quest’anno sembra davvero inarrestabile. Con un ruolino di marcia invidiabile di ventitré gol fatti e solo tre subiti, gli azzurri stanno dimostrando di essere una seria pretendente per il titolo, ma non sono solo i numeri a impressionare: Il 4-2-3-1 di Spalletti gira a meraviglia e sta regalando ai tifosi napoletani un gioco di altissima qualità.

L’importanza dei dettagli

Ormai il Verona ha scoperto le sue carte. È chiaro che non può e non deve temere nessuno, ma contro squadre come il Napoli ogni dettaglio conta e, questa settimana l’Hellas può sfruttare a suo vantaggio alcune situazioni.  

Per stare al passo col Milan, squadra dalla panchina più lunga di quella del Napoli, Spalletti ha schierato quasi sempre la formazione tipo, con qualche variazione in attacco, il reparto in cui il Napoli ha più scelte.

Così com’era accaduto con la Lazio, il Verona affronta un avversario reduce da una trasferta europea giocata giovedì. Contro il Legia Varsavia Spalletti ha messo in campo una formazione vicina a quella titolare, facendo di fatto riposare solo Fabian Ruiz.

Contro il Verona il Napoli sarà costretto a rinunciare al suo leader difensivo Koulibaly, fuori per il rosso rimediato contro la Salernitana, e, forse, a Osimhen, il suo attaccante più prolifico. C’è dunque da aspettarsi il solito Napoli aggressivo, con un attacco leggero, veloce e letale che potrebbe essere composto da Insigne, Zielinski, Politano e Mertens a sostituire Osihmen.

Un’ultima impresa impossibile

Il Verona invece ha potuto godersi un’intera settimana di recupero e, a parte la notizia dell’operazione di Frabotta e le condizioni ancora incerte di Ilic, non ci sono state brutte sorprese per Tudor. Il mister gialloblù potrà dunque mettere in campo la sua formazione titolare, certo che il trio delle meraviglie Simeone-Caprari-Barak saprà mettere in difficoltà anche la rocciosa difesa napoletana.

Per l’Hellas la partita di domenica, in programma alle 18.00, sarà l’ultima – e forse più difficile – impresa di un ciclo di fuoco che sembrava davvero impossibile, e che si è invece rivelato la consacrazione della squadra di Tudor in questo campionato.

Comunque vada a Napoli, il Verona ha dimostrato quale sia la sua dimensione in questa stagione, e ha la possibilità di chiudere questa parte di campionato col botto, prima di una pausa che non è mai stata così meritata. 

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