Martedì 31 agosto la sessione estiva di calcio mercato ha chiuso i battenti. In casa Hellas diverse sono state le operazioni effettuate, sia in entrata che in uscita. Nel capitolo cessioni spiccano quelle di Silvestri, Lovato e Zaccagni, quest’ultima concretizzatasi a poche ore dal gong. In entrata sono, invece, arrivati Hongla, Montipò, Sutalo, Frabotta, Ilić, Simeone e Caprari. Senza dimenticare la possibilità, emersa nelle ultime ore, di un clamoroso tesseramento di Frank Ribery, rimasto svincolato dopo le ultime stagioni con la maglia della Fiorentina.

Squadra più forte o ridimensionata?

La domanda, a questo punto, nasce quasi spontaneamente. Ma la squadra è più forte di quella dello scorso anno oppure si è indebolita? Risposta sicuramente non facile da dare ma la sensazione – o l’auspicio – è che l’organico a disposizione di Di Francesco abbia qualcosa in più e tutte le carte in regola per raggiungere la terza salvezza consecutiva. Molti tifosi hanno storto il naso per la partenza di Zaccagni. Vista la situazione – il giocatore non intendeva rinnovare e a fine stagione se ne sarebbe andato comunque a parametro zero – la cessione era comunque la cosa giusta da fare. D’Amico, peraltro, è stato bravo a tutelarsi andando a “pescare” il sampdoriano Gianluca Caprari, giocatore diverso, più offensivo, ma in grado di garantire la medesima dose di imprevedibilità. In più, non bisogna dimenticare l’arrivo di Simeone, in un reparto – l’attacco – che in queste ultime due stagioni ha evidenziato qualche lacuna di troppo.

Infine, il ritorno in gialloblù di Ivan Ilić, a lungo corteggiato, che rappresenta in prospettiva il vero colpo del club gialloblù, che per riportarlo in riva all’Adige ha sostenuto l’investimento tra i più costosi della sua ultracentenaria storia.

Il centrocampista gialloblù Ivan Ilić

Gli ultimi movimenti di mercato dovrebbero ora essere in grado di migliorare le criticità emerse nelle prime due uscite stagionali, terminate entrambe con due sconfitte. Maggior solidità difensiva e maggior concretezza sotto porta sono le chiavi per riprendere la corsa con il piede giusto. La palla, ora, è tutta nelle mani di Di Francesco.

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