“A un anno di distanza dal primo provvedimento governativo che come prima misura di contrasto al Coronavirus intimava la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni del Nord, – si legge in una nota – U.N.I.T.A. chiede al nuovo Governo e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi.

Alla vigilia della manifestazione nazionale di protesta, organizzata dal coordinamento dei professionisti e delle professioniste dello spettacolo dal vivo, U.N.I.T.A. chiede a tutti gli artisti, a tutte le maestranze e al pubblico delle città di organizzare, ovunque possibile, in tutta Italia un presidio dei teatri “perché questi luoghi tornino simbolicamente ad essere ciò che da 2500 anni sono sempre stati: piazze aperte sulla città, motori psichici della vita di una comunità”.

L’invito si estende ai cittadini ad essere presenti con un messaggio su un foglio portato da casa o su un registro che ogni teatro potrà mettere a disposizione. Un modo per “incontrare la parte essenziale di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico”.