La famosissima scrittrice britannica Agatha Christie, oltre che per i suoi romanzi e racconti gialli, è ricordata anche per la famosa frase «un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, tre diventano una prova». Con i dovuti distinguo, possiamo prendere a prestito queste proverbiali parole per calarle nell’attuale realtà gialloblù. La squadra di Ivan Juric dopo un girone d’andata concluso alla grande ha accusato qualche colpo a vuoto di troppo. L’obiettivo della salvezza, anche se mancano ancora dieci punti, non pare assolutamente in pericolo, tuttavia ci sono alcuni segnali che crediamo sia giusto non sottovalutare.

Il primo indizio riguarda sicuramente le reti subite. Fino a due settimane fa, infatti, la retroguardia scaligera era la meno battuta del torneo, insieme a quella della Juventus, con solo 18 gol mentre sono stati ben cinque i palloni finiti alle spalle di Silvestri negli ultimi due incontri disputati contro Roma e Udinese. Non solo, se l’estremo gialloblù non avesse fatto in alcune situazioni gli straordinari, il numero potrebbe essere stato anche maggiore, a testimonianza che il bunker difensivo scaligero non sembra più inespugnabile come fino a qualche settimana fa. La squadra, inoltre, pare aver smarrito l’intensità che ne ha sempre contraddistinto le proprie prestazioni. Forse la rientrata emergenza, forse una situazione di classifica sufficientemente tranquilla, potrebbero aver rilassato eccessivamente l’atteggiamento di chi va in campo, un aspetto questo che ha condotto l’undici gialloblù a disputare prestazioni decisamente inferiori alle aspettative, quanto meno in alcuni frangenti. Infine il risultato, che alla fine è quello che conta. Tre sconfitte negli ultimi quattro incontri disputati, infatti, sono indice inequivocabile che qualcosa non sta funzionando a dovere.

L’obiettivo della salvezza rimane sicuramente alla portata mentre per quanto riguarda il sogno europeo, meglio rimanere con i piedi per terra. Certi traguardi, peraltro, conviene sempre fissarli e condividerli a inizio stagione. Cambiare in corsa, a volte, può diventare addirittura controproducente. I segnali arrivati, tuttavia, confermano una situazione non ottimale nella quale Juric è chiamato ad intervenire per rimettere ogni cosa al proprio posto. Buttare all’aria quanto di buono fatto sino a ora sarebbe veramente un peccato…

Foto: hellasveronachannel

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