Il Verona di Juric non finisce di stupire. Contro il Benevento molte erano le assenze mentre altri giocatori sono stati impiegati nonostante non fossero nelle migliori condizioni, perché reduci da infortuni ( Lovato e Ceccherini su tutti) o da isolamento domiciliare ( Günter e Baràk) causa positività al Covid-19. Quello che continua, tuttavia, ad accomunare questo gruppo, al comando del quale c’è sempre più saldamente ancora Ivan Juric, è lo spirito di squadra con il quale i giocatori in maglia gialloblù affrontano ogni avversario, dando il massimo di sé stessi dal primo all’ultimo minuto in cui rimangono in campo. Nessuna differenza, inoltre, tra chi gioca l’intero incontro e chi, invece, solo uno spezzone. Tutti uniti per la causa, nessuno escluso.

Lo stesso Juric, intervistato al termine del match, lo ha ribadito con forza. «Questi ragazzi si impegnano sempre tutti al massimo. Per me non è facile amalgamare un gruppo con così tanti volti nuovi rispetto allo scorso anno, ma loro dimostrano ogni giorno una grandissima disponibilità. Anche questa sera, pur soffrendo, dove non potevamo arrivare con la qualità, siamo arrivati con un grande spirito di squadra» sono state le sue parole, atte a significare come il gruppo rispecchi in pieno la mentalità del proprio allenatore. Riuscire a portare tutti a bordo in così poco tempo non era cosa facile e il fatto che si vedano già risultati di questo tipo rappresenta per l’uomo di Spalato un importante riconoscimento.

Il centrocampista Antonin Baràk, uno dei tanti volti nuovi di questa stagione, autore contro il Benevento di una pregevole doppietta (foto F.Grigolini_Fotoexpress)

Dopo questa vittoria la classifica regala un inebriante ma ancora effimero profumo di Europa League, in coabitazione con formazioni del calibro di Juventus, Roma e Napoli. Se tornassimo indietro di qualche settimana nessuno avrebbe mai immaginato una situazione del genere dopo solamente sei turni di campionato. Anzi, molti erano dell’idea che i gialloblù difficilmente avrebbero potuto ripetersi, dopo il grande campionato della scorsa stagione. Il fatto di aver visto partire la maggior parte dei protagonisti del precedente torneo, infatti, aveva alimentato dubbi e perplessità in abbondanza. Lo stesso Juric ne è rimasto piacevolmente stupito perché, dopo tutto, nemmeno lui si sarebbe mai aspettato di poter guardare così tante squadre dall’alto.

L’ambizione è sicuramente un’ottima virtù ma rischia anche di essere cattiva consigliera, capace di creare, nella fattispecie, pericolose vertigini.  Conoscendo bene il pensiero del tecnico, lavorerà sin da subito sulla testa dei suoi uomini per evitare inutili distrazioni in grado di alterare la percezione dell’orizzonte. La regola rimane sempre quella dei piedi per terra e del lavoro umile di tutti i giorni, unica ricetta, fino a prova contraria, in grado di mantenere intatte le possibilità di raggiungere un obiettivo chiamato salvezza. Siamo, tuttavia, convinti, che una volta recuperati tutti gli effettivi, la formazione gialloblù sia in grado di esprimere un potenziale di prim’ordine che con l’andare delle giornate potrebbe anche continuare a stupire, tifosi e addetti ai lavori. Per ora, però, tutto questo basta e sicuramente avanza.