Anche in provincia la cultura si mette in moto. A Mozzecane, Villa Vecelli Cavriani ritorna ad essere fulcro di eventi artistici e apre i propri cancelli al pubblico con un programma in avvio sabato 18 luglio. L’accordo è tra il Comune e la Fondazione Discanto, attiva dal 2006 nella valorizzazione del patrimonio del territorio, anche grazie a eventi culturali di pregio.

Le disposizioni sanitarie per l’emergenza Covid hanno imposto agli organizzatori di impiegare gli spazi esterni alla villa, con la scalinata che si trasforma in palco per orchestre e solisti, mentre il giardino potrà ospitare fino a 250 posti a sedere. Due le rassegne: Narr.azioni ha per protagonista la musica italiana nelle date del 18 e del 19 luglio e la voce di Stephanie Ghizzoni. Il primo appuntamento la vede eseguire i brani indimenticabili di Mia Martini, accompagnata al pianoforte da Daniele Rotunno, da Marco Pasetto al clarinetto e al sax soprano, da Enrico Terragnoli al basso e da Anna Pasetto al violino. Il 19, insieme con la big band ritmo-sinfonica Città di Verona, percorrerà 15 capolavori degli ultimi 50 anni, tra cui canzoni di Luigi Tenco, Lucio Battisti, Fabrizio De Andrè, Bruno Martino, Paolo Conte.

Il Talent music festival è invece la seconda rassegna che dal 31 luglio al 25 settembre ogni venerdì proporrà un repertorio dedicato ai grandi autori della musica classica, con un’orchestra composta da musicisti internazionali. Le parti solistiche saranno affidate ai migliori talenti che, da luglio a settembre, parteciperanno ai corsi di perfezionamento organizzati dall’Accademia Internazionale di musica Talent Music Master Courses.

I corsi estivi dell’accademia sono giunti alla quinta edizione e combinano la formazione con l’esibizione in un intero festival, che conta fino a 60 concerti destinati al pubblico. I pianisti fondatori della Talent Music Master Courses, Paolo Baglieri e Ilaria Loatelli, e ideatori del concorso nazionale “Scuole in musica”, che ogni anno vede la partecipazione di 5000 giovani, da poco fanno parte della fondazione Discanto e seguiranno gli allevi, italiani e stranieri, durante i corsi di perfezionamento.

«Le esibizioni sono previste il martedì, mercoledì e giovedì sera, quando la villa aprirà le porte a chi desideri assistere gratuitamente alle esibizioni – affermano i docenti -. Ogni venerdì invece ci sarà il concerto con la Master Orchestra, composta da 25 elementi e diretta dal maestro Sergio Baietta. I solisti sono invece selezionati tra i giovani allievi dei corsi di perfezionamento.» Le iscrizioni, che per la prima sessione dal 27 luglio al 5 settembre chiuderanno il 20 luglio, contano già 150 adesioni alle masterclass, mentre per il secondo gruppo dal 7 al 26 settembre resta la data del 30 luglio.

La pianista Ilaria Loatelli

Da segnalare il concerto del 5 settembre, che avrà alla viola Alexander Zemtsov, Ilaria Loatelli al piano e Denitsa Laffchieva al clarinetto. Nel caso di brutto tempo gli spettacoli si terranno all’interno, però con una capienza ridotta (informazioni su www.fondazionediscanto.it)

Una scommessa sul potere della musica, quindi, per ridare alla cittadinanza e agli appassionati una proposta culturale significativa. Ma vale la pena anche accedere agli spazi della villa, il cui destino di residenza di campagna intreccia anche grandi accadimenti storici. La prima struttura documentata risale al 1628 come proprietà Montresor, quindi l’aspetto attuale si deve alla famiglia Vecelli, che acquistò il palazzo e i terreni adiacenti nel 1760.

Per il restauro fu chiamato uno degli architetti più in voga del momento, Adriano Cristofali, una delle figure più importanti sul piano culturale e professionale del Settecento veronese. Attivo anche per opere di ingegneria idraulica per il contenimento delle piene dell’Adige, Cristofali fu responsabile della progettazione e realizzazione di Villa Mosconi Bertani ad Arbizzano, di villa Bettoni a Bogliaco sul lago di Garda, dei municipi di Sommacampagna e di Zevio, delle chiese di Affi, Cavalcaselle, Sandrà, Valeggio e in città dei palazzi Salvi-Erbisti, Mosconi, Bernini, Bolla, Tedeschi, Volpini, e il porticato del Teatro Filarmonico, nel 1772.

A lui si deve un progetto del canale, pensato per prelevare le acque dal fiume Adige a nord di Verona e che poi le riversasse più a valle, per evitare così gli allagamenti della città. Non fu eseguito, anzi si dovette aspettare un secolo per realizzare il Camuzzoni. Fu sua comunque l’idea di realizzare in villa Vecelli un palazzotto dall’impianto proprio delle ville venete cinquecentesche, con il complesso principale, le ali e il doppio brolo, uniformato però dalla pulizia e dal rigore neoclassico.     

Oltre al miglior architetto sulla piazza, i Vecelli vollero anche un pittore quotato per la decorazione degli interni: così l’incarico fu affidato a Francesco Lorenzi, uno dei più valenti discepoli di Giambattista Tiepolo. Nel 1811 la villa passò ai marchesi Cavriani di Mantova, che curarono la decorazione del salone e diedero all’edificio il massimo splendore. Nel dicembre 1822 ebbero come ospite il Re delle due Sicilie, Ferdinando I di Borbone, in occasione del Congresso di Verona.

Ma poi giunse il lento degrado: durante la guerra del 1859 la villa divenne caserma austriaca, poi ceduta ai Nava-Gattinoni che ne fecero una filanda per la lavorazione della seta. E a inizio Novecento una parte del complesso fu suddivisa in numerosi appartamenti. Dopo un lungo tempo in stato di abbandono, l’edificio è stato però recuperato e reso fruibile come sede di eventi pubblici e privati. Vale una visita, specie ora che si potrà godere di un’offerta musicale di tutto rispetto.