Martedì e mercoledì di inizio ottobre è andato in scena uno dei più riusciti eventi dedicati allo sport, ai bambini e alle scuole. Gioca Volley S3 in sicurezza è. infatti, una manifestazione di festa e promozione sportiva fortemente voluta dalla Fipav Verona che, grazie alla sinergia con il Comune di Verona, si è potuta disputare in Piazza Bra. Oltre 6.000 bambini si sono riuniti attorno all’Arena nella due giorni di gioco sui diversi campi allestiti di fronte a Palazzo Barbieri. Insieme a loro allenatori, accompagnatori e collaboratori federali, che hanno coordinato le varie partite e le innumerevoli attività ludico ricreative. Volto e motore instancabile dell’iniziativa è stato quel “Lucky” Lucchetta della “generazione dei fenomeni” che, superate da tempo le cinquanta primavere, potrebbe tranquillamente godersi un’agiata pensione tra una telecronaca e l’altra. Lo troviamo, invece, ancora a fare festa, fedele al suo proverbiale ciuffo asimmetrico, pronto a coinvolgere con incredibile magnetismo giovani e giovanissimi che, forse, nemmeno conoscono le sue grandi gesta sportive. Incalcolabile il numero di i palloni lanciati ai bimbi dal Lucky Nazionale e dagli altri istruttori, migliaia le parole e gli sguardi utili a motivare e a far provare gesti e tecniche agli aspiranti atleti, all’insegna non solo del divertimento ma anche del saper mettersi in gioco, sperimentando movimenti vecchi e nuovi, per molti partecipanti addirittura sconosciuti.

Eventi come questo sono impagabili, e non solo per i ragazzi. Passeggiare per la città, arrivare in piazza Bra, vederla vivere come una vera e propria “agorà”, sentire i rumori del traffico vacillare sotto a quelli del vocio festante delle classi in fila per giocare, restituisce l’idea di una comunità attiva, di un qualcosa che cresce secondo i migliori valori della partecipazione, della condivisione e dello stare insieme.
È innegabile che Gioca Volley S3 in sicurezza sia anche una riuscita attività promozionale, in sostanza un evento atto ad avvicinare e coinvolgere i bambini alla pratica della pallavolo. Sempre più accesa e dura, infatti, è la concorrenza rappresentata da altri sport e attività; la crescente maggiore varietà di offerta mette in crisi il reclutamento degli sport tradizionali. La pallavolo, una su tutte, è anche la disciplina sportiva maggiormente a rischio a causa delle sue innumerevoli caratteristiche intrinseche. Non è scoperta di oggi tra gli addetti ai lavori che l’apprendimento delle tecniche pallavolistiche richieda tempi lunghi, forse secondi solo al golf. si tratta di uno sport in cui la palla deve essere intercettata e respinta senza poterla fermare o controllare – al contrario per esempio di discipline come basket o del calcio – con la conseguenza che il parziale o precario sviluppo motorio e coordinativo dei praticanti più giovani rendono complesso l’apprendimento delle tecniche di gioco. In buona sostanza, si arriva tardi a provare soddisfazione per un’azione ben riuscita, in grado di imitare i propri beniamini. Serve prima armarsi di tanta pazienza e di tante ore di addestramento, aspetto che coinvolge tutte le discipline estremamente tecniche e dalle gestualità non naturali.

Logico dunque, seguendo queste considerazioni, che la continuità nella pratica della pallavolo sia costantemente messa alla prova dai normali e ripetuti errori e dai piccoli fallimenti del mancato apprendimento. Spesso si inizia a giocare, ma poi si abbandona e si cambia sport. La pazienza e la perseveranza non sono qualità diffuse di questi tempi, sia nei giovani che nei genitori più ambiziosi. Da qui l’iniziativa di promuovere nelle palestre, così come in Piazza Bra in questa due giorni, il Volley S3. È una metodologia che supera il concetto del Minivolley dove i bambini dovevano “scimmiottare” il gioco dei grandi senza esserne capaci. Propone, viceversa, didattica e regole che consentono di anticipare la fase ludica e di gratificazione dell’atleta, in cui i partecipanti riescono in modo divertente a sfidarsi sin da subito, senza bisogno di lunghi addestramenti.
Oggi non è dato sapere se il Volley S3 produrrà risultati soddisfacenti in termini di sviluppo del movimento pallavolistico, ma vedere i bambini in Piazza Bra giocare e divertirsi con partecipazione, viene da dire che la strada sia quella giusta.