La ciliegina rossa sulla torta alla fine l’ha messa Leclerc. La ricorrenza dei 90 anni della Scuderia Ferrari, celebrati mercoledì scorso a Milano in una piazza Duomo gremita, tra bolidi rossi e ospiti illustri, non poteva chiudersi in un modo migliore sullo storico circuito di Monza, con la vittoria del pilota monegasco.

Leclerc, vittoria a pieni voti

Il Gran Premio d’Italia 2019 ha regalato ai numerosissimi spettatori accorsi una gara avvincente con una lotta serratissima, fin dalle qualifiche, tra Ferrari e Mercedes. E anche stavolta, a distanza di appena una settimana dal trionfo di Spa, il protagonista assoluto è stato Charles Leclerc. Il giovane talento monegasco è stato perfetto per tutto il weekend, conquistando la pole al sabato e durante la corsa, da lui condotta con autorevolezza dall’inizio fino all’ultimo giro.

È questa la dote che più impressiona di questo giovanissimo pilota (che ricordiamo è appena ventunenne), una maturità fuori dal comune per uno che è solo al suo secondo anno nella massima serie motoristica. Stavolta Leclerc ha superato a pieni voti la prova più impegnativa, resistere per quasi tutta la gara agli attacchi di un pluricampione come Lewis Hamilton che, pur standogli attaccato e avendo un passo superiore, non è mai riuscito a sopravanzarlo né ad indurlo all’errore. Così il ferrarista ha ottenuto una vittoria strameritata che riporta la scuderia italiana al successo in casa dopo ben 9 anni. Il bagno di folla sotto al podio, una marea Rossa osannante, è stato il degno coronamento di un fine settimana trionfale.

Charles Leclerc

Vettel in chiaroscuro

Altrettanto non si può dire, purtroppo, del suo compagno Sebastian Vettel. Dopo alcune gare in cui il campione tedesco si era distinto per le buone prestazioni e la condotta in corsa, stavolta è sembrato ripiombare nel blackout che lo aveva perseguitato dalla fine della scorsa stagione. Infatti dopo una qualifica sottotono in cui è incappato in Q3 in una inedita “guerra di scie” coi suoi avversari che lo ha penalizzato più di tutti, in gara Vettel è stato subito protagonista di un’uscita di strada che lo ha relegato in fondo al gruppo e costretto ad una corsa nelle retrovie. Se aggiungiamo la beffa di essere stato superato nella classifica del campionato dal suo compagno Leclerc, il quadro per il ferrarista non è affatto dei migliori.

La Ferrari invece esce dal weekend brianzolo con la consapevolezza di avere migliorato, nel corso della stagione, sia il livello della vettura (che si è distinta per la sua velocità di punta anche sui lunghi rettifili monzesi) sia l’approccio alla gara del team. Così come in Belgio, anche nel gp di casa le scelte strategiche del muretto diretto da Mattia Binotto sono state decisive. La scelta di far montare le gomme hard a Leclerc, in controtendenza rispetto agli avversari, ha consentito al loro pilota di chiudere la corsa senza grossi problemi di usura dei pneumatici, che invece si erano palesati in altre occasioni. Una buona premessa per il proseguo del campionato e anche in ottica della sfida 2020.

Le altre in scia rossa

La Mercedes, col secondo e terzo posto finali conquistati rispettivamente da Bottas e Hamilton, consolida la sua posizione in classifica e limita molto i danni delle mancate vittorie recenti. La lotta al vertice dei suoi alfieri, matematicamente ancora aperta, di fatto relega il finlandese al ruolo di comprimario. Difficile pensare che nelle prossime gare possa rendere la vita più difficile al suo ingombrante coinquilino. Degna di nota anche la prestazione di entrambe le Renault, molto veloci sul circuito brianzolo, resesi protagoniste di una corsa che le ha viste primeggiare tra i comprimari (incluse le appannate Red Bull) e classificarsi quarta e quinta con Ricciardo e Hulkenberg.

Monza ha rappresentato l’ultima gara di quest’anno sui tracciati europei. Ora il circus si sposta prima in Asia (con le gare di Singapore, Russia e Giappone) e poi in America (con Stati Uniti, Messico e Brasile), prima del gran finale ad Abu Dhabi. Ci attendono circuiti molto tecnici dove Mercedes verosimilmente tornerà protagonista assoluta, ma non è da escludere che in alcune gare Ferrari e Red Bull possano ancora dire la loro. Attendiamo fiduciosi.

(Foto: Virgilio)