È passato poco più di un mese dall’eliminazione, non senza rimpianti, della Scaligera dai play-off che davano diritto alla promozione nella massima serie del campionato di basket. In questi giorni non sono comunque mancate le emozioni. Gli appassionati della palla a spicchi, oltre alla cavalcata dei cugini trevigiani tornati con pieno merito in A1 – dopo essere ripartiti sette anni or sono dalla promozione, l’equivalente dei dilettanti del calcio, in seguito all’addio al mondo del basket da parte della famiglia Benetton – hanno potuto ammirare il trionfo dei canadesi di Toronto nelle finali NBA e la conquista dello scudetto tricolore da parte della Reyer Venezia, al termine di un’appassionante sfida con la Dinamo Sassari del sempre esuberante Gian Marco Pozzecco.

Coach Luca Dalmonte

E in casa Scaligera? La società di Via Cristofoli sembra già avere le idee molto chiare. La prossima stagione rappresenta la chiusura del programma triennale e l’obiettivo dichiarato è, senza alcun dubbio, la tanto auspicata promozione nella massima serie. Le mosse sin qui ufficializzate dalla famiglia Pedrollo sembrano andare proprio in questo senso. Dopo il naturale confronto avvenuto in seno alla società al termine della stagione, è arrivata la conferma alla guida tecnica di Luca Dalmonte, nonostante qualche mugugno tra i tifosi che avrebbero preferito, invece, una scelta diversa. Sulla decisione hanno sicuramente inciso il contratto in essere fino al 2020 (in linea con il già citato progetto triennale) e, soprattutto, la fiducia espressa in tal senso dal nuovo di team manager  Alessandro Giuliani. Per il dirigente di origine vicentina si tratta, tuttavia, di un gradito ritorno, dopo la precedente esperienza nei quadri dirigenziali gialloblù di qualche anno fa. Il suo ritorno in riva all’Adige avviene dopo alcune stagioni vissute da capo-allenatore in piazze cestistiche, anche della massima serie, come Brindisi e Trento. Lasciano, invece, Verona sia l’ex general manager Daniele Della Fiori sia il vice coach Gandini. In sostituzione di quest’ultimo, peraltro, dovrebbe essere ufficializzato a giorni l’arrivo da Torino di Stefano Comazzi.

Il nuovo team manager gialloblù Alessandro Giuliani

Appena insediatosi Giuliani si è messo subito al lavoro. L’attenzione ha riguardato all’inizio il nucleo degli italiani già nel roster della stagione appena conclusa. Sono stati confermati i lunghi Poletti (probabile nuovo capitano dopo l’addio ad Andrea Amato che ritroveremo avversario a Udine), Candussi, Udom  e Giovanni Severini. A questi si aggiunge l’importante acquisto di Giovanni Tomassini. Il play originario di Cattolica, è reduce da un brutto infortunio ma la società gialloblu, verificate le sue condizioni, ha deciso di inserirlo nel proprio progetto. Il giocatore partirà inizialmente dalla panchina ma la sua esperienza sarà molto utile. In uscita, invece, ci sono Iris Ikangi, che ha trovato un contratto a Brindisi in A1, l’altro lungo Quarisa e gli stranieri Ferguson, Henderson e Vujacic, che non sembrano rientrare nella nuova costruzione tecnico-tattica della squadra. A tal proposito Giuliani, che ben conosce il mercato degli americani, ha affermato di non avere alcuna fretta. Si lavora alla ricerca di un play puro di qualità e di una guardia strutturata con punti nelle mani. Si sono fatti i nomi di Corbett e Hasbrouck  in uscita rispettivamente da Montegranaro e dalla Fortitudo Bologna, ma al momento ancora nulla di ufficiale. Sono nomi di giocatori di categoria, di notevole esperienza, adatti – almeno così sembra – alle rinnovate ambizioni della Scaligera. Nell’elenco dei papabili figura anche il nome di Guido Rosselli, uomo ovunque e vera anima della Fortitudo Bologna vincitrice del recente campionato, che più volte nelle ultime due stagioni ha deciso le sfide contro gli uomini di Dalmonte.

Il vice Presidente Giorgio Pedrollo

Sicuramente l’impressione generale è che la strada imboccata possa essere quella giusta. La squadra vista nell’ultima stagione ha avuto nell’incostanza uno dei suoi maggiori punti deboli, dimostrando sofferenza nei confronti di squadre in possesso di maggior fisicità e intensità. I cali difensivi talvolta dimostrati e la poca fantasia in fase di attacco hanno, poi, fatto il resto. Le decisioni che prendono man mano forma in termini di conferme e possibili nuovi arrivi sembrano andare verso il completamento di queste carenze.  L’obiettivo è giustamente ambizioso, dopo anni di limbo, ma ancora più difficile da raggiungere (la prossima stagione ci saranno solo 2 promozioni rispetto alle 3 del campionato appena terminato), mentre le aspettative della piazza sono e rimangono  alte. La società, e ciò è sicuramente un gran merito, in questo particolare periodo, è solida e sembra in grado di attrarre anche dei nomi di prestigio per la categoria. Giuliani è persona esperta che già conosce l’ambiente e la città. Gli ingredienti per divertire e riempire con continuità l’AGSM Forum, come auspicato dalla famiglia Pedrollo, sembrano esserci tutti.