Lo stadio di San Siro rappresenta per il Verona un vero e proprio tabù. I gialloblù, infatti, sia che l’avversario si chiami Inter sia che si chiami Milan, nell’arco della loro ultracentenaria storia non sono mai riusciti a conquistare una vittoria nella cosiddetta “Scala” del calcio. Qualche pareggio e, naturalmente, diverse sconfitte. Fra i tanti, però, c’è un precedente nella quale il tanto agognato successo è sfumato proprio sul più bello.

Turone rovina il sogno gialloblù

La memoria torna indietro alla 13a giornata di andata del campionato 1977/78. Di fronte il Milan primo in classifica, allenato dal ‘Barone’ Liedholm con la supervisione di Nereo Rocco, e il Verona dell’ex ct azzurro Ferruccio Valcareggi. Una squadra, quella gialloblù, con qualche ‘vecchietto’ ma in grado di giocare alla pari con la più quotata formazione rossonera.

Succede tutto nella ripresa. Al 57′ l’estroso gialloblù Zigoni si infila sulla sinistra, evita il pressing di Sabadini e mette in mezzo un’invitante traiettoria che capitan Mascetti, con un preciso destro, infila in rete alle spalle di Albertosi. Il Milan ha quasi subito l’occasione per pareggiare. Gliela fornisce Maddè che commettendo fallo su Turone in area, obbliga il signor Reggiani a fischiare il calcio di rigore. Sul dischetto va Rivera ma Superchi ipnotizza il ‘Golden Boy’ rossonero e neutralizza il penalty.

Quando ormai la vittoria per l’Hellas Verona sembra ormai cosa fatta, però, a tre minuti dal termine arriva la rete di ‘Ramon’ Turone, così chiamato per la spiccata somiglianza con il Ramon protagonista del famoso western “Per un pugno di dollari”. Il baffuto difensore rossonero si avventa come un falco sul cross di Giorgio Morini e spedisce in rete la rete del pareggio.

Alla sera, nel consueto servizio della Domenica Sportiva, il compianto Beppe Viola commentò così la gara: “Il Milan tenta disperatamente di perdere e non ce la fa per un pelo. Riesce comunque a perdere il primato in classifica e un po’ di faccia verso pubblico e critica”. Mai come quella volta il Verona riuscì ad andare così vicino alla vittoria in terra meneghina. I tabù e le tradizioni, però, specialmente quelle avverse, sono fatte anche per essere sfatate. Chissà che questa sera non sia la volta buona. Il Verona di oggi ne avrebbe estremo bisogno.

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