Durante una stagione ci sono mille cose da dire, durante una serie di playoff ci sono ancor di più aspetti da raccontare. È il caso della serie di quarti di finale playoff tra Tezenis Verona è Staff Stings Mantova, che si è conclusa con la vittoria, 3 a 2, e il relativo passaggio in semifinale per i  veronesi. 5 partite giocate con grandissimo equilibrio, ad un interista ed una fisicità impressionante, un piccolo derby che non ha deluso le aspettative. 

GARA 1 e 2 si possono tranquillamente definire come le vittorie della classe operaia per Verona, 68-64 e 68 a 65 i due risultati finali, che ha fatto fatica a trovare le proprie certezze, i propri giocatori chiave, a causa della grande fisicità e l’insidiosa difesa a zona messa in campo dai Mantovani. Bravi quindi a farsi trovare pronti i giocatori dalla panchina, in gara 1 un sontuoso Candussi, alla sua miglior prova stagionale, condita da 17 punti e 9 rimbalzi, prestazione importante anche per capire la chiave tattica che Verona avrà poi utilizzato per tutta la serie, palla sotto ai lunghi per sfruttare i maggiori centimetri e le migliori rotazioni in questo reparto. In gara 2 sono stati i giovani gialloblù a suonare la carica: Grant, incontenibile per energia e voglia e Casarin che dopo qualche palla persa di troppo è stato determinante con un paio di canestri nel finale, duo ben supportato dall’esperienza di Pini, che con 14 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate ha galvanizzato la squadra e il pubblico. Come dicevamo però nei playoff ci sono mille e più aspetti e cose da raccontare, infatti gara 2 più che per la vittoria di Verona sarà ricordato per la spallata dell’arbitro al presidente di Mantova, con relativo tackle scivolato da dietro del numero 1 mantovano, ma questa per fortuna è tutta un’altra storia da raccontare. 

GARA 3 e 4 hanno visto Mantova avere la meglio, 66 a 59 e 60 a 59 i due risultati. Nella prima gara giocata alla Grana Padano Arena, Verona ha dovuto rinunciare dall’inizio del secondo quarto a Johnson, espulso per un contatto sotto canestro con Iannuzzi , pronto ad approfittarne e a rubare la scena quindi  è stato Potts, che con i suoi 12 punti e 13 rimbalzi ha permesso a Mantova di sfruttare le brutte percentuali al tiro di Verona e allungare la serie. In Gara 4 Mantova ha avuto il merito di sopperire all’assenza di Stojanovic e all’infortunio nel secondo tempo di Cortese, conducendo la gara per tutti e 40 i minuti, con Verona che ha sciupato, prima con i liberi di Casarin e poi con il tiro allo scadere tutt’altro che ben costruito di Anderson la possibilità di chiudere la serie. 

GARA 5, la decisiva gara 5 è stato uno spettacolo già dai primi minuti con la sorpresa della serie Spanghero, bravo a sfruttare le difficoltà di Caroti per prendersi il posto di play titolare, che ha cominciato la sfida con 5 punti e un tuffo e recupero che hanno subito indirizzato la partita verso Verona. Ma lo spettacolo o se vogliamo il bombardamento doveva ancora cominciare e il protagonista assoluto è stato Anderson: 29 punti, 9 su 20 da 3 punti, 5 triple nel terzo quarto e partita chiusa con 10 minuti di anticipo. Non solo il numero 23 però è stato protagonista perché l’altro americano Johnson ha contribuito a chiudere l’opera con i suoi 21 punti realizzati con un meraviglioso 6 su 11 da 2. 50 dei 77 punti realizzati da Verona portano la firma del duo americano, con i gialloblù che nella partita sino a qui più importante della stagione hanno ritrovato le proprie certezze: il duo americano e soprattutto la difesa che ha concesso solo 61 punti a Mantova.  

LA SODDISFAZIONE per il passaggio del turno la si percepisce tutta nelle parole di coach Ramagli: “Siamo in semifinale; forse qualcuno se l’è dimenticato, siamo in semifinale per il secondo anno consecutivo con una squadra completamente rifatta, con una squadra infarcita di giocatori giovani che da queste partite stanno prendendo lo spunto per diventare giocatori migliori. Quindi vorrei che per una volta la narrazione stucchevole della corazzata venisse accantonata perchè è veramente una mancanza di rispetto e una nota di non correttezza intellettuale. Voglio inoltre congratularmi con Mantova perché è stato un grande avversario, che ci ha messo alla prova e ci ha fatto migliorare nel corso della serie.” 

LA SEMIFINALE è dunque il prossimo passo per la Tezenis Verona, che contro Pistoia avrà ancora una volta il fattore campo a favore. Gara 1 e 2 si giocheranno, infatti, all’Agsm forum, con la prima palla a due della serie che è prevista domenica 22 alle ore 18. Verona e Pistoia che si sono già incontrate in questa stagione durante la fase ad orologio che ha preceduto proprio l’inizio dei playoff. 74 a 45 il risultato finale a favore dei gialloblù, in una sfida che però va presa e analizzata molto attentamente perché non contava nulla in quanto Verona era sicura del secondo posto in classifica, mentre Pistoia del terzo. La semifinale sarà tutta un’altra storia, anche Pistoia ha passato i quarti di finale a gara 5 contro Cento, vincendo mercoledì sera in casa la partita da dentro o fuori per 64 a 57. Abbiamo detto che Verona sembra aver ritrovato le proprie certezze, Anderson, Johnson, la difesa e non abbiamo citato capitan Rosselli, vero e propio metronomo di Verona e forse maggiore attenzione va posta anche sul gruppo, perché con Mantova, i gialloblù hanno vinto di e da grande squadra. Per Pistoia i punti di riferimento sono chiari Johnson e Saccaggi sono i giocatori a cui Verona dovrà dedicare le maggiori attenzioni, senza dimenticarsi di Utomi, che però sino a qui non è stato sempre continuo, dell’atletismo di Wheatle e dei centimetri  sotto canestro di Magro. Verona ha a disposizione senza alcun dubbio una rotazione più lunga, ma nri playoff conta poco, vincerà e continuerà a sognare la serie A1 la squadra che riuscirà a mantenere i nervi saldi nei momenti chiave di ciascuna partita, più di questo non resta che aggiungere, che la semifinale cominci…

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