Quest’anno, Queer Vision Verona, la rassegna cinematografica a tematica LGBT+ organizzata dal centro Pianeta Milk, unica nel nostro territorio, avrebbe dovuto raggiungere la decima edizione. Poi è arrivato il Coronavirus e di conseguenza il lockdown, che sta mettendo a dura prova i festival di cinema di tutto il mondo – dai più piccoli a giganti come Cannes e Venezia –. Alcuni stanno affrontando l’emergenza puntando su una strada nuova, ovvero lo streaming. Ed è anche la scelta operata da Queer Vision.

L’edizione di quest’anno, battezzata “9 e 3/4 – Sofà Edition”, mira ad arrivare direttamente alle persone attraverso la rete. Queer Vision rinuncia, dunque, alla Multisala Rivoli, chiusa come ogni altra sala d’Italia, e punta su lungometraggi e cortometraggi diffusi su YouTube. Si parte con Un frère – Un fratello di Victor Habchy, film francese tratto da un graphic novel di Bastien Vivès (pubblicata anche in Italia da Bao), che racconta la storia di Tom e Félix, due adolescenti che si incontrano e innamorano durante le vacanze estive. Per vedere il film potete cliccare QUI.

«L’unica rassegna dedicata al cinema LGBT* di Verona non demorde e nonostante l’emergenza Coronavirus riesce a proporvi anche questa primavera una serie di titoli decisamente interessanti, da guardare comodamente dalla propria poltrona», si legge nel comunicato ufficiale sulla pagina Facebook della rassegna. «Dopo aver contattato vari registi provenienti dai quattro angoli del globo, alcune e alcuni di loro vincitrici o vincitori di premi a importanti festival cinematografici mondiali, e aver avuto la loro entusiastica risposta, Pianeta Milk propone la sua prima “edizione da sofà” di QUEER VISION, un’edizione che non doveva esserci e che invece c’è – un po’ come il binario 9 e 3/4.» Il riferimento è ovviamente alla saga di Harry Potter.

Il programma includerà «una quindicina fra cortometraggi, mediometraggi e film che saranno visibili, liberamente, legalmente e per la prima volta tradotti in italiano, attraverso i link che verranno rilasciati alle 20.30 nel corso di tre martedì», a partire dal 28 aprile, più domenica 17 maggio, ovvero la giornata mondiale per la lotta all’omo-bi-transfobia. I link da seguire sono: il sito ufficiale di Pianeta Milk, il blog di Queer Vision e i profili social del centro e della rassegna.

Dopo Un frère – Un fratello, vedremo mediometraggi e corti come Girls Just Want to Have Fun (martedì 5 maggio), Il venait d’avoir 18 ans (martedì 12 maggio) e My Own Private Idaho(bit) (domenica 17 maggio).

«Tutto questo, ovviamente, in attesa e con la speranza di tornare al Multisala Rivoli per la decima edizione», conclude l’organizzazione. Tanto per chiarire che, per quanto la tecnologia si sia dimostrata un’enorme risorsa in questi tempi difficili, non potrà soppiantare del tutto l’esperienza comunitaria della sala.

Abbiamo raggiunto al telefono Luigi Turri, segretario di Pianeta Milk, presidente di Arci Verona e ideatore/curatore di Queer Vision con Emiliano Corsi, che ci ha confermato l’intenzione di tornare in sala: «Speriamo, ovviamente tutto dipenderà dalla situazione. Abbiamo sempre avuto il supporto del Rivoli, che gestisce la parte burocratica ed economica, quindi dipende anche da loro».

È ipotizzabile, in futuro, che questo mix di sala e streaming prosegua?
«Per noi non è una novità, in passato avevamo fatto il contrario, portando al cinema prodotti italiani nati per YouTube. Siamo convinti che ci siano prodotti interessanti online, fatti da persone valide senza i mezzi del grande cinema. Quindi penso di sì. Se la risposta sarà buona, potremmo anche decidere di caricare cose in maniera più costante, anche per offrire traduzioni di film non sottotitolati in italiano. Magari anche al di fuori dell’evento, vedremo come si evolverà. Ieri, quando abbiamo caricato il primo film, la risposta è stata positiva.»

Avete scelto di battezzare questa edizione “9 e 3/4”. La prossima sarà la decima o l’undicesima?
«La prossima edizione sarà la decima, e la terremo in sala.»