In casa gialloblù suona la nona sinfonia. Sono ben nove, infatti, i risultati positivi raccolti consecutivamente dalla squadra di Ivan Juric. Dopo la sconfitta subita in rimonta in casa dell’Atalanta – maturata peraltro in seguito all’affrettata espulsione di Dawidowicz – il Verona ha messo insieme cinque pareggi e quattro vittorie, una striscia che ha fruttato un considerevole gruzzolo di ben 17 punti.

Dopo la “sbornia” della scorsa settimana che aveva visto i pareggi esterni contro Milan e Lazio e l’incredibile vittoria in rimonta contro la Juventus, il rischio di un rilassamento poteva anche essere messo in preventivo. Non, però, per Juric il quale tra le sue doti ha anche quella di saper mantenere sempre alto il livello di concentrazione.

Il tecnico friulano Luca Gotti

La partita contro l’Udinese nascondeva non poche insidie. La squadra di Luca Gotti – tecnico ex Chelsea che ha preso il posto a stagione iniziata dell’esonerato Tudor – rappresentava un avversario particolarmente ostico. La formazione friulana, infatti, segna pochi gol e ne prende anche meno ma, soprattutto, è in grado di mettere sul campo una cospicua dote di peso e centimetri, caratteristiche che in certi frangenti possono risultare addirittura determinanti. La cosa non ha, comunque, sparigliato più di tanto le carte nella testa dei gialloblù che hanno saputo sostituire il fioretto con la spada, disputando una prova di grande maturità, forse una delle migliori partite, almeno sotto questo aspetto, di questa stagione. La compagine scaligera ha contrastato l’offensiva friulana senza correre particolari pericoli, risultando alla fine addirittura più pericolosa dei padroni di casa. Sul terreno della “Dacia Arena” il Verona ha confermato, inoltre, il continuo miglioramento della propria fase difensiva. Nel 2020, infatti, sono solo quattro le reti subite mentre sono già nove le partite di questo campionato terminate senza subire nessun gol. Numeri decisamente da record, specialmente se teniamo conto che parliamo di una neopromossa.

Ivan Juric

In casa gialloblù vige una regola ferrea, diventata quasi un dogma, ovvero quella di non abbassare mai la guardia. Perlomeno, fino a quando quota quaranta punti – che nella storia del campionato di serie A da quando ci sono i tre punti vale la salvezza – non sarà chiusa in cassaforte a doppia mandata. L’obiettivo stagionale è oramai dietro l’angolo ma l’impressione è che non ci sia alcuna intenzione di volersi fermare. L’ambizione di proseguire in questo trend potrebbe portare ad alzare l’asticella verso nuovi e più importanti traguardi. I tifosi sognano, e ne hanno tutto il diritto, mentre il tecnico cerca di raffreddare i facili entusiasmi. Tra qualche settimana, tuttavia, lo scenario potrebbe diventare completamente diverso e ancora più interessante.