Twitter è morto, Instagram è finito e TikTok è tossico, ma una nuova ondata di app di social media, positive e non tossiche, sono pronte per la generazione Z.
Il mondo dei social in ambito sportivo deve fare i conti con il fenomeno dell'hate speech. Una ricerca ne fotografa la portata attraverso il "Barometro dell'odio nello sport".
Un po' bar sport, un po' notiziario, un po' sfogatoio, un po' veicolo promozionale. Ecco la classifica di quelli che, secondo il nostro giudizio, riteniamo i post più paradossali che compaiono sui social network.