Sabato 25 marzo, tempo soleggiato, il meteo ideale per circa trecento partecipanti (secondo gli organizzatori) che si sono radunati in Piazza del Porto a Parona per sollevare l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza di Verona e della Valpolicella, circa le conseguenze dell’incendio al salumificio Coati.

Presenti fin dall’inizio del corteo la presidente della seconda circoscrizione Elisa Dalle Pezze e l’assessora alle Politiche educative e scolastiche, Salute e servizi di prossimitร  Elisa La Paglia.

Il corteo partito da Piazza del Porto ha proseguito lungo un circuito ad anello, fino allo stabilimento posto nell’area artigianale-industriale di Arbizzano, scortato dalle forze dell’ordine. Oltre ai diversi cartelli, il passaggio tra le vie รจ stato scandito da diversi slogan e accompagnato da tamburi e sirene. Pacifici, ma determinati a richiamare l’attenzione anche degli abitanti. Vicini di casa che hanno convissuto con un incendio devastante, causa di fumi invadenti e tutt’altro che benefici, e che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco in un’operazione di spegnimento che รจ durata una settimana.

I manifestanti hanno sfilato con sullo sfondo i resti del grande impianto produttivo della Coati, ora reso un rudere dall’incendio del 9 febbraio.

Durante il corteo si รจ aggiunto anche Tommaso Ferrari, assessore alla Transizione ecologica e ambiente del Comune di Verona. La presenza delle istituzioni cittadine รจ stata accolta con interesse dai manifestanti, che perรฒ hanno a piรน riprese lamentato l’assenza del Comune di Negrar, invitato a partecipare da parte del coordinamento del comitato Salviamo Parona e Arbizzano.

La sfilata davanti ai ruderi del salumificio Coati รจ stata un’eccezione resa possibile per la manifestazione. Impressionante l’impatto, ma soprattutto acuisce le domande del comitato. ยซVogliamo innanzitutto un costante controllo dell’inquinamento nella delicata fase di bonifica, che potrร  richiedere diverso tempo. Dobbiamo tenere la pressione alta affinchรฉ venga completata in fretta e bene, farci sentire dall’azienda affinchรฉ sia presente alle proprie responsabilitร ยป.

Le parole del presidente del comitato, Sergio Cucini, proseguono: ยซQuesta cosa non si deve ripetere: se deve essere ricostruito, non deve avvenire con queste dimensioni, che sono incompatibili con il contestoยป.

Acqua, aria, terreno: ma anche la rimozione dei resti non del tutto bruciati e rimasti nel magazzino sotterraneo causa molta preoccupazione. Basta recarsi sul posto per percepire chiaramente gli odori che complicano la qualitร  di vita dei residenti.

L’assessore Ferrari ha riferito che il Comune di Verona continua a monitorare i dati relativi alla presenza di sostanze inquinanti. ยซDa subito abbiamo attivato un protocollo con i comuni di Negrar, Acque Veronesi e Arpav. Riceviamo i risultati periodicamente delle acque e li pubblichiamo sul sito del Comune di Verona. Abbiamo massima attenzione, specie per la tutela della salute. Ad oggi abbiamo risultanze soddisfacenti sul piano analitico, perรฒ รจ chiaro che continueremo. Qui c’รจ la centrale del Terminon, dove c’รจ il pompaggio delle acque per la cittร ยป.

ยซNon ci si deve fermare finchรฉ questa vicenda non รจ conclusa – ha incalzato Maurizio Framba, portavoce dell’Associazione Salute Maria Ausiliatrice di Ponte Crencano -. Come comitato Asma vi aiuteremo a tenere sotto pressione le amministrazioni, quindi dobbiamo trovarci numerosi. Buona lottaยป.

Fotoservizio di Roberto Filippini.