"Via dalla terza pagina": due incontri a febbraio dedicati agli studenti universitari per imparare l'arte giornalistica applicata all'espressione artistica e culturale di oggi.
Il giornalista de La Repubblica è stato ieri sera ospitato nell'auditorium della Fiera per presentare l'ultimo libro, "È gradita la camicia nera. Verona, la città laboratorio dell'estrema destra tra l'Italia e l'Europa", edito da Rizzoli. Oltre all'autore ha partecipato all'incontro anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Il cambio delle luce e dei colori all'inizio della nuova stagione regalano una particolare bellezza. Ecco come Silvia Turazza ha raccolto questi mutamenti, fino alla fine del giorno.
Chiusura alla Dogana di Fiume con due direttori d'eccezione: Paride Pelli, direttore responsabile de "Il Corriere del Ticino" e Massimiliano Tonelli di "Artribune".
Premiati i ragazzi delle scuole superiori con il premio giornalistico supportato da Ryla.
Giornalismo di guerra e nuovi linguaggi del giornalismo, dal documentario passando per il podcast. Barbara Schiavulli, Laura Silvia Battaglia ed Emanuela Zuccalà sono state le protagoniste di domenica 4 luglio.
È cambiato più lo sport oppure il giornalismo sportivo? In un mondo in evoluzione, il tema non è banale. Come la fisicità degli atleti, le prestazioni e le tattiche di gioco hanno vissuto un cambio di passo evidente in questo ultimo ventennio, sembra essere mutato anche il modo con cui i giornalisti approcciano, raccontano e si confrontano con le discipline e i loro protagonisti.
Si è conclusa ieri, giovedi 1 luglio 2021, la prima giornata del Festival del Giornalismo di Verona, dedicata al giornalismo d'inchiesta con gli ospiti Monica Zornetta, Pierpaolo Romani, Alessio Lasta, Paolo Biondani, Gianni Belloni.
La Corporazione degli esercenti del centro storico di Verona chiede di poter lavorare e di superare le restrizioni imposte dal Governo, che stanno mettendo in ginocchio intere categorie professionali.
In mille persone ieri hanno manifestato in Brà per ribadire che la DAD non è alternativa alla didattica in presenza. Tra diritto allo studio, divari tecnologici, carichi familiari e sviluppo psico-emotivo dei più giovani, si chiedono soluzioni più intelligenti rispetto alle sole lezioni da casa.