“Veronensis”: il ritratto corale di una città
A Palazzo Verità Poeta l’8 e 9 novembre la mostra fotografica di Leonardo Ferri trasforma i volti dei veronesi in memoria collettiva, tra identità, storie quotidiane e solidarietà.

A Palazzo Verità Poeta l’8 e 9 novembre la mostra fotografica di Leonardo Ferri trasforma i volti dei veronesi in memoria collettiva, tra identità, storie quotidiane e solidarietà.

Verona prende forma attraverso le persone che la vivono, nei gesti quotidiani, nelle professioni, nelle passioni. È questo il filo conduttore di Veronensis, il progetto fotografico ideato da Leonardo Ferri, che sarà protagonista a Palazzo Verità Poeta l’8 e il 9 novembre con due giorni di mostra a ingresso libero, accompagnata dal lancio del volume-catalogo.
Ferri, toscano di nascita ma veronese d’adozione, racconta di aver trovato nella città scaligera una casa, radici e comunità, e di aver deciso di restituire qualcosa attraverso la fotografia. Veronensis raccoglie oltre 130 ritratti in bianco e nero, frutto di un anno di lavoro intenso, in cui ogni volto diventa parte di un mosaico collettivo e corale.
Dai nomi più noti e riconosciuti come l’imprenditore di grande successo e fama Michele Bauli o i rappresentanti illustri e influenti della prestigiosa Fondazione Cariverona, quali Bruno Giordano e Filippo Manfredi, ai talentuosi musicisti di spicco Edoardo Strabbioli e Alberto Martini, fino a figure della vita quotidiana, semplici ma fondamentali, come il bravo fabbro Alessandro Ceoletta e l’iconico e amato Leopoldo Conforti, Veronensis riesce a restituire in modo efficace e vibrante tutta la pluralità, la varietà e la ricchezza della città. Ogni ritratto racconta e testimonia una vita, un ruolo, un gesto significativo che contribuisce in modo concreto a rendere Verona viva e pulsante, rivelando una bellezza autentica e una forte identità nella semplicità e nella genuinità della quotidianità.
«Non volevo che fosse un lavoro verticale o autocelebrativo – spiega Ferri – ma un gesto orizzontale, condiviso e partecipato da tutti». Il coinvolgimento diretto e attivo delle persone ritratte ha trasformato il progetto in una vera e propria rete di partecipazione collettiva: ogni soggetto non solo ha contribuito con la propria storia personale, ma ha anche segnalato altri volti significativi da includere. Il risultato finale è un’opera collettiva che intreccia il vissuto e le esperienze della città, creando una memoria visiva condivisa, viva e destinata a durare nel tempo.

Oltre alla sua evidente dimensione estetica e al significativo valore culturale, Veronensis possiede anche un importante valore civico che ne arricchisce ulteriormente il significato. Il libro, infatti, è stato interamente autofinanziato, un gesto che testimonia la dedizione e l’impegno dei suoi creatori.
I proventi derivanti dalla vendita di questa opera saranno destinati con attenzione e cura a ABEO Verona – Associazione Bambino Ematopatico Oncologico, un’organizzazione che si dedica al sostegno dei bambini in cura per malattie ematologiche e oncologiche, nonché al supporto delle loro famiglie. In questo modo, la fotografia si trasforma in un autentico strumento di solidarietà e altruismo, assumendo uno scopo concreto che va ben oltre il semplice gesto artistico e culturale, contribuendo a migliorare la vita di chi si trova in situazioni di grande difficoltà.
Palazzo Verità Poeta, con i suoi ambienti storici ricchi di fascino e storia, offre il contesto ideale e perfetto per ospitare questo racconto urbano “immobile nel tempo”. Ogni singolo ritratto presente nella mostra fissa un istante preciso, una presenza unica, un gesto significativo che diventa un vero e proprio simbolo della città di Verona stessa. La mostra invita il visitatore a entrare in un dialogo diretto e profondo con la città, spingendolo a riconoscersi nelle immagini e a riconoscere il valore e l’importanza delle persone che ne costituiscono l’anima e la comunità.
La mostra è ad ingresso libero, aperta dalle 10 alle 20 dell’8 e 9 novembre, mentre la presentazione ufficiale del libro si terrà venerdì 7 novembre alle 17.30, con la partecipazione di ABEO Verona e dei protagonisti dei ritratti. Veronensis non è solo fotografia: è un invito a guardare Verona con occhi nuovi, a percepirla come comunità, memoria e identità condivisa.
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