L’Associazione Avvocato di Strada di Verona (AdS) ha organizzato a nella città scaligera un fine settimana dedicato a relazione, solidarietà e giustizia durante il quale si accenderanno i riflettori sui diritti degli ultimi, sempre impietosamente dimenticati: da un lato gli immigrati che, come un fiume umano, attraversano il nostro Paese nell’attesa di una terra che sappia accoglierli e che, anziché respingerli, sappia parlar di loro; dall’altra, la popolazione ai margini della società, quella dei senza tetto, troppo spesso senza diritti e in attesa di cogliere tra le istituzione e le associazioni di volontariato parole di sostegno, aiuto, reinserimento sociale. L’evento, dal titolo L’altro tra/in noi: le giornate del diritto, si svolgerà nelle giornate di venerdì 21 e sabato 22 giugno a Villa Buri nell’ambito del progetto “Cantieri dei Mondi Nuovi” di Villa Buri Onlus, partner dell’iniziativa.

Giampaolo Musumesi

Il programma prevede l’inizio dei lavori venerdì 21 giugno alle 17, quando si terrà il convegno L’altro tra/in noi: migranti e storie di violazioni e di diritti umani, moderato dall’avvocato di strada Simone Rossi. Fra i relatori, oltre agli avvocati Davide Adami e Alessandra Ballerini, ci sarà anche il conduttore su Radio24 della trasmissione Nessun luogo è lontano Giampaolo Musumeci, giornalista, fotografo e regista italiano, il quale con la sua voce ha narrato le più drammatiche vicende legate all’Africa, attraversando guerre e conflitti dimenticati e ripercorrendo le principali rotte dell’immigrazione dalla Mauritania e Algeria fino alla Somalia, dalla Libia e Tunisia fino alla Repubblica del Congo. Ha prodotto il webdoc Congotales e il recente Benin City-la città della tratta, di cui proietterà degli estratti durante il convegno.

Villa Buri, sede dell’evento

Sabato 22 giugno, con inizio alle 10.30, sarà la volta di
L’altro tra/in noi: percorsi di ascolto e intervento con l’avvocato Massimiliano Arena del Foro di Foggia, specializzato in diritto di famiglia e minorile, Paola Zanchetta e Riccarda Menegon, dirigenti della Direzione Servizi ai Cittadini del Comune di Verona e responsabili dei procedimenti di iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora nella cosiddetta “via fittizia” della città di Verona dedicata al clochard Olimpio Vianello, il professor Paolo Mezzelani, psichiatra e docente di Medicina delle Dipendenze all’Università degli studi di Verona e la dottoressa Chiara Santoro, assistente sociale presso l’Ufficio Accoglienza del Comune di Verona deputato ad assistere le persone senza fissa dimora iscritte anagraficamente a Verona. La relazione introduttiva e la moderazione del dibattito sarà a cura di Anna Tragni, avvocato del Foro di Verona, che già in passato ha descritto al nostro giornale le attività dell’associazione “Avvocato di Strada” (https://ilnazionale.net/attualita-e-politica/la-tutela-legale-degli-ultimi/). Gli eventi sono gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza.

Immigrati provenienti dall’Africa

Durante la due giorni verranno, inoltre, esposte le opere realizzate nel corso del laboratorio artistico Verso Oriente, rivolto a ragazzi e ragazze di più nazionalità e in svolgimento nel parco di Villa Buri dal 14 al 19 giugno con la partecipazione delle giovani nigeriane residenti nella villa. Il laboratorio, condotto dallo scultore Marco Danielon in collaborazione con gli operatori culturali Pietro Forlati e Sergio Del Zotti, è un cantiere di arte contemporanea dove il raccontarsi offre la possibilità di trasformarsi svelando immagini nascoste. «Tra colori e argilla lasceremo emergere vuoti e pieni, impronte, spessori, tracce, simboli e archetipi che sembrano essere generati da un grembo misterioso», spiega Danielon. «È il grembo collettivo della Terra, del suo sogno, del suo dolore, del suo desiderio. È la venuta dell’Altro, del mistero di una Alterità che ci abita, che chiede alle parole di lasciar spazio alle forme, al corpo, all’espressione pittorica e plastica.».

Marco Danielon (a sinistra)